Aggiornamento obbligo pos: un disegno di legge con le sanzioni!
Un recente disegno di legge (DDL) presentato al Senato prevede sanzioni fino alla sospensione dell’attività professionale per chi è inadempiente alla normativa che prevede per professionisti, esercenti, commercianti ed aziende l’obbligo di installare il POS.
Il DDL prevede per chi utilizza il POS la possibilità di dedurre alcuni costi, ma per chi invece non rispetta l’obbligo di dotarsi di strumenti di pagamento elettronici, è prevista una multa di 500 euro, con obbligo di adeguarsi entro 30 giorni dalla notifica della sanzione.
La multa scatterebbe qualora un cliente che si sia vista negare la possibilità di pagare col POS, segnali la violazione alla Guardia di Finanza, oppure a seguito di controlli effettuati direttamente dai finanzieri, a prescindere dalle segnalazioni.
Il professionista o l’esercente sanzionato dovrà comunicare, entro 60 giorni dalla notifica della multa, l’avvenuta installazione del POS, pena una nuova multa di 1.000 euro. In caso di ulteriore inadempienza, la Guardia di Finanza potrebbe disporre addirittura la sospensione dell’attività professionale e commerciale.
Dopo aver letto queste notizie pensiamo che il DDL pensiamo che questo disegno di legge vada nella direzione dell'emersione dell'eccesso di pagamenti non fatturati. Se non abbiamo ancora il POS non dobbiamo metterci in agenda l’idea di cercare di averlo a costo zero. Ci impegneremo a cercare e segnalare le possibili convenzioni più vantaggiose.
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Nuovi regimi fiscali per i professionisti: nuovo regime forfetario agevolato e regime fiscale di vantaggio.
I regimi speciali utilizzabili per i professionisti a partire dal periodo di imposta anno 2015 sono il nuovo regime forfetario agevolato. La legge di Stabilità per il 2015 ha introdotto un nuovo regime agevolato, rivolto alle persone fisiche che esercitano attività d’impresa, arte o professioni, in forma individuale. In sintesi, il regime (naturale per chi possiede i requisiti di ingresso) si sostanzia nella determinazione forfetaria del reddito, che viene poi tassato con un’imposta del 15%, sostitutiva dell'Irpef, delle addizionali regionali e comunali e dell'Irap. Vantaggi sono previsti anche sul versante adempimenti, che sono fortemente semplificati, nonché per il regime contributivo; chi esercita attività d’impresa può, infatti, scegliere di non essere assoggettato alla contribuzione previdenziale minima, calcolando i contributi sulla base del reddito dichiarato. Il nuovo regime è quello naturale per i contribuenti in possesso dei relativi requisiti. Tuttavia, è possibile optare per l'applicazione dell'imposta sul valore aggiunto (IVA) e delle imposte sul reddito nei modi ordinari. L'opzione, valida per almeno un triennio, è comunicata con la prima dichiarazione annuale da presentare successivamente alla scelta operata. Trascorso il periodo minimo di permanenza nel regime ordinario, l'opzione resta valida per ciascun anno successivo, fino a quando permane la concreta applicazione della scelta operata. All’avvio dell’attività è comunque possibile avvalersi del regime forfetario comunicando, nella dichiarazione di inizio di attività, di presumere la sussistenza dei requisiti prescritti. Con la Legge n. 11 del 27 febbraio 2015, che ha convertito il Decreto Legge n. 192 del 2014, recante la proroga dei termini di numerose disposizioni normative è stato estesa a tutto il 2015 la possibilità per coloro che iniziano una nuova attività di adottare il Regime fiscale di vantaggio che prevede un’imposta sostitutiva dell’Irpef e delle relative addizionali pari al 5%.
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Fatturazione elettronica: nuovo obbligo per tutti i fornitori della Pubblica Amministrazione!
Entro fine mese si realizza il passaggio definitivo dalla fattura in formato cartaceo a quello digitale per tutti i fornitori della Pubblica Amministrazione. Pertanto dal 31 marzo 2015 così come previsto dal DL n. 90/2014 i fornitori della Pubblica Amministrazione non potranno più emettere la fattura in formato cartaceo. Dal 06 giugno 2014 tale procedura era già in vigore nei confronti delle Amministrazioni centrali. A partire dal mese di aprile 2015, l’obbligo sarà esteso a tutte le Pubbliche amministrazioni.
Riassumendo:
- dal 6 giugno 2014 la fattura elettronica è diventata obbligatoria nei confronti di
ministeri, agenzie fiscali ed enti nazionali di previdenza e assistenza sociale censiti
nell’elenco Istat;
- dal 31 marzo 2015 l'obbligo di fatturazione elettronica si estende alle operazioni verso
tutte le altre Amministrazioni Pubbliche.
Periodo di transizione dall'1.04.2015 fino al 30.06.2015: è previsto un trimestre di transizione in cui far fronte ai pagamenti delle fatture cartacee già emesse. Le Pubbliche Amministrazioni interessate dall’obbligo non possono accettare fatture in formato cartaceo e conseguentemente non possono procedere a pagamenti, anche parziali, fino al ricevimento della fattura in formato elettronico.
Il servizio gratuito della CCIAA: Il Sistema Camerale in collaborazione con l’Agenzia per l’Italia digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri e Unioncamere hanno messo a disposizione delle piccole e medie imprese iscritte, sul portale di Info Camere ( https://fattura-pa.infocamere.it ), gratuitamente, un servizio di emissione della fatturaPA per le prime 24 fatture elettroniche. Tale servizio consente alle ditte la creazione e la completa gestione di un numero limitato di fatture nell’arco dell’anno. E’ possibile fruire del servizio collegandosi al portale di servizio, senza dover scaricare alcun software o pagare un servizio esterno. Al servizio si accede previo riconoscimento del titolare dell’impresa tramite la Carta Nazionale dei Servizi (CNS), consentendo la compilazione del documento contabile, l’individuazione della PA destinataria, la firma digitale, l’invio e relativa conservazione a norma. Chi fosse sprovvisto della CNS può ottenerla presso la Camera di commercio del proprio territorio, oppure rivolgendosi ad altri Enti o Amministrazioni Pubbliche (per la CNS) o ad operatori di mercato certificati (per i dispositivi di firma digitale).